DITA il modo migliore per gestire la vostra documentazione tecnica
Il formato DITA è stato inventato nel lontano 2001 da IBM, per gestire la loro documentazione tecnica. Basato sul linguaggio XML, DITA permette di separare il contenuto dalla formattazione (presentazione) del documento, ma soprattutto introduce il concetto di riutilizzo dei contenuti, cioè il non dover più creare due volte lo stesso contenuto per pubblicarlo su canali diversi (Es. catalogo o sito web).
Per ottenere questo risultato, DITA utilizza dei componenti chiamati “topic” (argomento) che possono essere riutilizzati da parte di diversi autori all’interno di molteplici pubblicazioni.
I “topic” vengono poi assemblati all’interno di una mappa DITA che converte i contenuti, tramite un apposito modulo, in una pubblicazione definitiva.
Storia
2001 – Creazione del formato DITA da parte di IBM
2004 – Donazione del formato DITA da IBM al Consorzio per gli Standard Aperti OASIS
2004- Creazione del Comitato Tecnico DITA (Consorzio OASIS)
2005 – Presentazione standard OASIS DITA ver. 1.0
2007 – Standard OASIS DITA ver. 1.1
2010 – Standard OASIS DITA ver. 1.2
2015 – Standard OASIS DITA ver. 1.3
Caratteristiche
Estendibilità (Specializzazione)
Il formato DITA offre la possibilità di aggiungere nuovi elementi e attributi per venire incontro alle esigenze di diversi settori industriali (Es. settore farmaceutico, meccanico, semiconduttori, ecc.). Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Subcommittees del sito del Comitato Tecnico DITA (OASIS).
Vantaggi
Standard aperto
Il formato DITA, essendo un formato aperto, l’utente utilizzatore non è vincolato ad un singolo fornitore di un formato proprietario chiuso.
Esempio
Risorse
Editor DITA (gratuito) (Codex)
DITA Demonstration Content Collection (GitHub)
Riferimenti
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Consorzio OASIS |
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Comitato Tecnico DITA (Consorzio OASIS) |
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Portale DITA XML.org |
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